LACRIME DI COCCODRILLO – Non mi piace dire “lo avevo detto io…” ma purtroppo si è verificato quanto avevo denunciato già ad aprile, ovvero, che i criteri iniqui per l’attribuzione del punteggio previsti nei bandi sul PNRR per nidi e scuole per l’infanzia hanno avvantaggiato le città economicamente più forti e hanno aumentato il divario infrastrutturale tra nord e sud anzichè colmarlo. Lo aveva denunciato con me anche la Cisl Palermo Trapani e il suo Segretario provinciale Leonardo La Piana
L’Ufficio parlamentare di Bilancio ha stroncato il primo bando del Pnrr, quello da 700 milioni per asili nido e scuole dell’infanzia, con un’accusa netta: ha ottenuto «risultati opposti rispetto a quanto atteso».
Avere attribuito un punteggio alto al potere di cofinanziamento dei comuni e ai progetti esecutivi già pronti e non avere attribuito punteggio massimo alla carenza di infrastrutture scolastiche ha determinato questi esiti disastrosi: il cofinanziamento – ha detto Zanardi dell’Ufficio parlamentare di Bilancio- è «un indicatore non coerente con le finalità della misura». E CI PENSANO ORA? Sarebbe bastato ritirare il bando e inserire criteri più adeguati alle finalità del PNRR di riequilibrio delle disuguaglianze….ad esempio aumentare il punteggio previsto 3 (!) a 15 per le aree svantaggiate e prive di infrastrutture scolastiche. Solo così il bando avrebbe ottenuto i risultati attesi.