In Italia, le diseguaglianze e la povertà educativa si sperimentano infatti sin dalla primissima infanzia, con forti disparità nell’offerta territoriale: in Sicilia solo 1 bambino su 16 (5,9%) ha accesso al nido comunale, il punto più basso si registra in Calabria con il 3,1%, mentre il 30,4% dei bambini che nascono nella provincia di Trento hanno accesso a questo servizio.La spesa media pro capite per la prima infanzia (per ogni bambina o bambino sotto i 3 anni) dei Comuni è di 906 euro ciascuno, con divari che vedono arrivare la spesa a Trento a 2.481 euro e scendere in Sicilia a 386 euro, e in Calabria a 149 euro. L’assenza di un servizio pubblico per l’infanzia priva i bambini dell’opportunità di apprendere e ricevere gli stimoli migliori per la loro crescita, e colpisce soprattutto quelli provenienti da famiglie economicamente più vulnerabili.
“La rinascita dell’asilo a Danisinni è frutto di una mobilitazione che ha coinvolto insieme a Save the Children oltre alle tante realtà locali che aderiscono alla Comunità Educante Evoluta Zisa Danisinni, anche la Fondazione con il Sud, la Fondazione Sicilia, la Fondazione Peppino Vismara e la Fondazione Piano Terra. Questa bella notizia deve essere l’occasione per sottolineare con ancora più forza l’ingiustizia di opportunità, di diritti e di futuro che caratterizza il nostro paese. È indispensabile che i piani di investimento del PNRR, e quelli della nuova programmazione dei fondi europei e alla Child Guarantee, rispecchino le priorità di fatto dettate dalle condizioni di svantaggio dei territori dove meno si è investito sul futuro dei bambini. Va in questa direzione l’inserimento, nella legge di stabilità attualmente in discussione, di un “livello essenziale” di servizio che mira a garantire in ogni comune italiano almeno il 33% dei posti in asilo nido per i bambini e le bambine dagli zero ai due anni. Ma ora c’è bisogno di impegnare risorse sulle strutture e sul personale educativo, con la consapevolezza che gli asili nido sono un grande investimento sul futuro del Paese e un forte antidoto alla povertà educativa.” ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children. “Nel 2022 vogliamo vedere l’esempio di Danisinni ripetersi nelle periferie di tutto il Paese, per trasformare in spazi per l’infanzia tanti spazi pubblici oggi abbandonati. I diritti dei bambini e delle bambine, fin dai primi mesi di vita, vanno messi al primo posto”.