Abbiamo lanciato una petizione per mobilitare il mondo della cultura contro la guerra e a sostegno del Museo Garage di Arte Contemporanea di Mosca che, con grande coraggio, in questi giorni chiude i battenti e interrompe tutte le attività come forma di protesta “fino a quando la tragedia umana e politica che si sta svolgendo in Ucraina non sarà cessata”.
La petizione sta avendo grande successo e si moltiplicano ogni giorno le istituzioni culturali che aderiscono alla protesta contro questa guerra assurda e incivile.
Ecco il testo della petizione: https://chng.it/p8MrBmZL
https://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/giorno-per-giorno-nell-arte-2-marzo-2022/138536.html
In questi giorni assistiamo attoniti a una guerra, quella in Ucraina, che apre scenari ai quali in Europa avremmo sperato di non assistere mai più.
Il mondo della cultura non può restare indifferente a una violazione così grave dei diritti umani, pertanto, vogliamo sostenere con forza l’iniziativa del Museo Garage di Arte Contemporanea di Mosca che dimostra con coraggio l’indissolubile connessione tra vita, libertà e cultura.
Il Garage Museum of Contemporary Art di Mosca in questi giorni chiude i battenti e interrompe tutte le attività come forma di protesta “fino a quando la tragedia umana e politica che si sta svolgendo in Ucraina non sarà cessata“. Il museo di arte contemporanea nel cuore di Gorky Park sottolinea la drammaticità e l’ingiustizia dell’attacco russo – una decisione di grande coraggio che merita di essere sostenuta con forza, tanto più se si considerano le imposizioni più o meno tacite da parte del governo russo di non esporsi contro l’invasione dell’Ucraina.
Garage è da sempre un’istituzione internazionale aperta a una pluralità di voci, espressione di un mondo più ampio che si oppone con forza alla guerra, in nome del valore della cultura che supera ogni divisione e si sostanzia della libertà di pensiero e di parola.
Considerati i principi della Convenzione di Faro, con la quale il Consiglio d’Europa ha inteso realizzare un’unione più stretta fra i suoi membri, allo scopo di salvaguardare e promuovere quegli ideali e principi, fondati sul rispetto dei diritti dell’uomo, della democrazia e dello stato di diritto, che costituiscono la loro eredità comune, non possiamo rimanere indifferenti di fronte alla violenza e alle prevaricazioni, consapevoli del ruolo della nostra comune eredità culturale nella costruzione di una società pacifica e democratica.
Pertanto, riteniamo giusto e doveroso che le istituzioni culturali di tutta Europa facciano sentire la propria voce affermando la necessità di risolvere pacificamente ogni conflitto in nome dei valori di civiltà e libertà che la cultura incarna.
Nessuno può sentirsi estraneo.
Giuliano Volpe – Ordinario di Archeologia, già Presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici del MiBACT
Manlio Mele – Responsabile del Dipartimento Beni Culturali del PD Sicilia, architetto
Milena Gentile – Consigliera comunale di Palermo, storica dell’Architettura