E’ stato approvato dal Consiglio comunale un atto di indirizzo che semplifica le procedure di concessione del suolo pubblico e consente ai ristoratori e a tutte le attività di somministrazione che non hanno a disposizione spazi esterni di derogare eccezionalmente al regolamento vigente, nei limiti del codice della strada. Non posso che manifestare la mia soddisfazione per questa scelta del Consiglio di riprendere gli elementi salienti di un atto di indirizzo politico che già un anno fa avevo presentato in aula. Se il Consiglio lo avesse votato allora, non avremmo perso mesi preziosi per i ristoratori.
Le prescrizioni che oggi il Consiglio ha approvato lasciano tuttavia irrisolti due problemi principali: l’eccessiva concentrazione di locali in alcune zone e la necessità di spazi di suolo pubblico aggiuntivo, che l’atto votato oggi prevede come possibilità, ma di cui possono avvalersi solo quegli esercizi che hanno la fortuna di trovarsi nelle immediate vicinanze di un’area pedonale. Una problematica risolvibile, come avevo proposto nel mio atto di indirizzo, solamente con un piano transitorio e temporaneo di pedonalizzazioni straordinarie in tutti i quartieri della città che consentirebbe di creare nuovi spazi per la socialità non solo in centro. Aree pedonali che potrebbero essere arricchite anche da offerte culturali, musicali e teatrali, consentendo così anche alla categoria degli artisti, altrettanto danneggiata dalla pandemia, di avere a disposizione nuovi spazi per esibirsi. Auspico che la proposta che a breve l’Amministrazione porterà ai voti del Consiglio non trascuri questa possibilità, anche valutando le pedonalizzazioni orarie.