Emily è lo strumento di una collettività civile e democratica che porta avanti un maggiore protagonismo femminile in politica, nella società e nella cultura.

L’associazione Emily ha origini americane e poi inglesi e nasce come rete per la formazione e il sostegno delle donne del centrosinistra per promuoverne la rappresentanza nelle istituzioni.

Negli ultimi dieci anni l’Associazione Emily si è distinta anche nel contrasto alla violenza di genere e alla cosiddetta “cultura dello stupro“. E’ tra le associazioni fondatrici del Coordinamento Antiviolenza e del Coordinamento Antitratta di Palermo e promotrici del progetto Casa Mediterranea delle Donne.

Siamo particolarmente impegnate/i sul fronte del riequilibrio di genere nelle Istituzioni, della lotta contro la violenza sulle donne e contro i pregiudizi, gli stereotipi e le discriminazioni di genere, a partire dalla formazione nelle scuole di ogni ordine e grado.

Da anni sosteniamo che la violenza e’ solo il fenomeno più evidente, la punta dell’iceberg, di una societa’ interamente strutturata su squilibri di potere tra uomini e donne. Dalle relazioni intime a quelle pubbliche il rapporto uomo donna da sempre si è definito come un rapporto di potere squilibrato a discapito della donna. Ma queste dinamiche non hanno danneggiato solo noi perchè hanno accentuato la dipendenza dell’uomo dalla donna e quindi la sua fragilità: fare dipendere la propria affermazione dalla capacità di sottomettere una donna genera dipendenza, quindi possesso, controllo e violenza. Per spezzare questa catena non si può eludere un’azione culturale radicale. E’ necessario eliminare a tutti i livelli il grave disequilibrio tra i generi i cui indicatori principali sono salute, istruzione, lavoro, economia e politica. Il Gender equality index pubblicato dall’EIGE anche per il 2023 ci conferma che l’Italia rimane fanalino di coda in Europa per quasi tutti questi indicatori.

Non a caso, il principale obiettivo di Emily coincide con il Traguardo 5.5 dell’Agenda ONU per lo Sviluppo Sostenibile – Parita’ di leadership e di rappresentanza politica delle donne sono la condizione essenziale per uno sviluppo complessivo sostenibile. L’assenza o la scarsa presenza delle donne dai processi sociali economici e politici costituisce un danno per l’intera società e non solo per la parte femminile di essa. Da questo presupposto scaturisce l’azione della nostra associazione che ha come priorità la formazione, l’empowerment, e la promozione delle donne anche attraverso il sostegno economico alle candidature femminili e l’inserimento degli strumenti di riequilibrio di genere nelle leggi elettorali. Abbiamo portato la nostra visione e il nostro piano di azione anche oltre la dimensione nazionale quando siamo state invitate nel 2019 a un importante incontro internazionale sulla violenza di genere organizzato dalla Commissione Pari Opportunità del comune di Dusseldorf.

Qualche cenno storico. L’associazione Emily nasce nel 1998 a Roma, nell’alveo dei Democratici di Sinistra, sulla scorta degli esempi americani e inglesi. Il nome originario era Emily in Italia. La Presidente nazionale è stata Franca Chiaromonte. Dopo dieci anni di lavoro politico l’associazione Emily in Italia si è sciolta il 21 novembre 2008. Le sedi locali hanno continuato autonomamente la loro azione politica nel territorio. Nel 2001 nasce Emily Palermo, incarnata dalle origini e fino al 2013 da Alessandra Siragusa, Consigliera e Assessore comunale e successivamente anche Deputata alla Camera. Figura di spicco nel panorama politico e sociale di Palermo e non solo.  Dalla partecipazione a un corso di formazione politica organizzato da Alessandra Siragusa nel 2010 è nata la mia collaborazione alle sue attività politiche e la partecipazione attiva alle iniziative dell’associazione. Dopo la sua scomparsa, nel 2014, le/gli amiche/ci mi hanno eletta Presidente di Emily Palermo e nel febbraio 2020 mi hanno riconfermata. Da allora continuiamo le azioni di questa storica associazione non dimenticando mai i suoi insegnamenti e la sua attenzione alle fasce deboli della società e alle opportunità per le donne e per le nuove generazioni.

In occasione delle elezioni regionali Emily ha inserito nel programma del candidato Presidente della coalizione di centrosinistra una proposta di legge denominata “Premialità di genere”, che prevede di riservare un certo numero di seggi dell’ARS quale premio alle liste che avranno eletto al loro interno almeno il 40% di uno dei 2 generi. Il salto rispetto alla legge 21 febbraio 2014, n. 13, è dal piano finanziario a quello appetibilissimo dei seggi.
Auspico che questa modifica della legge elettorale per Camera e Senato si possa portare avanti attraverso la Conferenza Nazionale delle Democratiche!

Se alle elezioni comunali, già dal 2017, ogni cittadina/o ha potuto esercitare il libero diritto di votare una donna e un uomo insieme, il merito è anche nostro!

Emily Palermo, insieme ad altre associazioni femminili, ha condotto una battaglia serrata per l’inserimento della doppia preferenza di genere nella legge elettorale per i Comuni siciliani e per scongiurare con continui piantonamenti, denunce sui media, appelli al Presidente e a tutti i Deputati, il pericolo che all’ARS passassero emendamenti abrogativi. Ancora oggi siamo costrette/i a difendere questo diritto dai continui attacchi e siamo in prima linea nella battaglia per l’approvazione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale per l’Assemblea Regionale Siciliana. Vergognosamente la Sicilia è tra le ultime regioni d’Italia a non averla approvata! Insieme alla Conferenza delle Democratiche, mobilitiamo associazioni, sindacati e forze sociali per l’approvazione del ddl 548 proposto dal Pd all’Ars. A questo scopo, come Presidente di Emily e come Responsabile del Dipartimento Pari Opportunità e Politiche di Genere del PD Sicilia, ho organizzato a luglio 2021 l’Assemblea per la Democrazia che ha visto una straordinaria partecipazione di associazioni, partiti di vari colori, sindacati e società civile che abbiamo mobilitato per contrastare i continui attentati alla doppia preferenza di genere e per diffondere una maggiore consapevolezza dell’importanza di promuovere questo strumento di riequilibrio di genere anche per le elezioni regionali. Abbiamo promosso con altre associazioni anche un ricorso contro la giunta siciliana di centrodestra composta quasi esclusivamente da politici maschi. Lo stesso ricorso lo abbiamo proposto come PD Sicilia e come Dipartimento regionale Pari Opportunità e Politiche di Genere.

https://gds.it/articoli/politica/2018/07/03/alt-al-voto-di-genere-lars-ci-riprova-ma-e-scontro-in-commissione-0474c1ee-6a0c-4038-908f-9e820335d7db/?fbclid=IwAR1UAqgnwNTnCHwvkjfUd8V90BZYFaysttYMp2PiqSnr_41hDRo9qQX4WVU

   

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